RECENSIONE CONCERTO PIERDAVIDE CARONE 25 FEBBRAIO 2017 MEMO CLUB - Milano
- Simona Viotti
- 28 feb 2017
- Tempo di lettura: 2 min
A ben sette anni dalla sua partecipazione ad Amici, finalmente sono riuscita a vedere il mio coetaneo Pierdavide live per la prima volta. E' un artista che ho apprezzato con il tempo, perché ad Amici non ne ero rimasta particolarmente affascinata, avendo lui un timbro che non mi colpisce particolarmente. Era però uno dei pochi che spiccava in quell'edizione e che proponeva qualcosa di diverso dal classico pop-melodico. Nel periodo successivo, grazie anche ai consigli di alcune persone, ho approfondito la sua musica e ne ho capito l'originalità e a distanza di anni lo ritengo uno dei talenti più autentici usciti da Amici, anche se purtroppo non ha avuto grande visibilità (certamente non quella meritata)
Il concerto si è svolto nell'intimità del locale Milanese, noto per ospitare artisti molto bravi, ma che generalmente trovano poco spazio per concerti in giro per l'Italia. Pierdavide si è esibito con due musicisti, uno al basso e un altro alla batteria. Lui alternava chitarra elettrica e chitarra classica. Nella prima parte ha presentato un bel po' di pezzi alla chitarra elettrica, partendo da un singolo di recente produzione "Il filo" (di cui non avevo apprezzato le sonorità elettroniche, l'hanno fatto allontanare di parecchio dal suo stile originale); è passato poi ad altri pezzi in acustico. In generale un po' tutte le canzoni sono state proposte in chiave più rock rispetto allle versioni in studio. Ha presentato quasi tutti gli inediti del primo album pubblicato durante la partecipazione al talent, quindi abbiamo sentito "La balalta dell'ospedale", "Jenny", "Mi piaci ma non troppo", "Trullallero rullallà" ,"Una canzone pop", "Superstar", ma anche pezzi degli album successivi come "Dammela lamano", "Ti vorrei", "La prima volta" e canzoni più recenti, magari meno note. Tre le cover segnalo omaggi a Ivan Graziani, Lucio Dalla e Pino Daniele (con pezzi definiti "chitarristici") Nei brani di Dalla (la cover e la canzone portata a Sanremo insieme) ha suonato da solo la chitarra classica, creando così un momento molto suggestivo ed emozionante. Chiusura di concerto con "Di notte" che resta probabilmente la sua canzone più nota e apprezzata, e quella che lui stesso ha ritenuto più significativa nel suo percorso. La canzone che ho trovato più emozionante è stata senza dubbio "Basta così", interpretata con grande intensità e trasporto. Grandi assenti a mio avviso sono state "Viole" e "Un clown che piange", canzoni che reputo particolarmente significative e che avrei visto bene in questa scaletta. Quasi due ore di musica ben suonata e ben cantata.
Spero che non l'uscita del nuovo album Pierdavide abbia la possibilità di fare altri live perché merita sicuramente.

Commenti