RECENSIONE CONCERTO FABI-SILVESTRI GAZZE' PADOVA 22 NOVEMBR
- Simona Viotti
- 6 mar 2017
- Tempo di lettura: 3 min
A me personalmente piacciono tutti e tre, anche se la mia preferenza da sempre va a Niccolò Fabi che in quanto a voce ed emozione mi arriva maggiormente e comunque è quello che seguo da più anni. (Proprio tanti a dire il vero, quando cantava la sua "Capelli" ero solo una bambina!) Non sono fan di nessuno dei tre, però mi piacciono. Mi piacciono per ragioni differenti, Niccolò per la voce, il modo di cantare e i testi, Gazzè meno per la voce e più per lo stile (Alla sua musica mi sono avvicinata molto dal 2010 in poi, avendo apprezzato moltissimo il suo album di quell'anno - Quindi-), Silvestri è forse quello che conosco meno, ma le canzoni che conosco mi trasmettono molto, lo trovo particolarmente delicato, e nonostante la voce non sia particolarmente potente, mi trasmette molto. Dei tre l'unico che non avevo mai visto dal vivo era Silvestri.
Mi aspettavo innanzitutto meno gente, invece il palazzetto si è riempito e sulla loro pagina ho letto che era addirittura sold-out. Sottolineo l'ottima acustica. Difficile capire per chi dei tre la gente fosse più numerosa, ho visto calore un po’ su tutte le canzoni, forse Gazzè leggermente più acclamato, giusto perché le sue canzoni credo siano leggermente più popolari.
Se non ho calcolato male, parliamo di due ore e mezza di spettacolo. Parte iniziale in acustico, Fabi alla chitarra, Gazzè al basso/ batteria e Silvestri alla tastiera e poi chitarra. Questo mini palco rappresenta i piccoli locali dove si esibivano a Roma nei primi anni Novanta. Con l'ingresso della band il concerto ha iniziato a prendere la sua vera forma. Tantissima stima per Roberto Angelini che tanto ho sottovalutavo come cantante, tanto sto apprezzando come musicista, visto sul palco diverse volte, due al fianco di Niccolò, tante al fianco di Emma e ora di nuovo con il trio. Un mago alle chitarre. Non va sottovalutato che loro tre hanno suonato praticamente per quasi tutta la durata del concerto, nonostante la band alle spalle. Mi piace sottolineare questa cosa perché vedendo tanti concerti, c'è anche gente che seppur con una voce stupenda e bravissima a cantare magari, non sfiora nemmeno uno strumento e non è esattamente la stessa cosa (se vogliamo parlare di artisti completi, è giusto farlo presente) Concerto coinvolgente al punto giusto, alternando canzoni del nuovo album (ma non troppe) ai loro grandi successi , che ovviamente sono quelli che hanno fatto scatenare maggiormente il pubblico. Unica pecca, i medley li ho trovati forse troppo brevi, le canzoni erano proprio solo accennate, ma ci sta, essendo tanti i successi, moltiplicati per 3 persone. Ovvio che qualcosa dovesse essere sacrificato. In particolare c'era qualche canzone in più di Silvestri che avrei voluto sentire, ma va bene così. Niccolò sul palco è sicuramente quello più dinamico e coinvolto (almeno apparentemente, non dico che gli altri non lo fossero). Silvestri e Gazzè li ho trovati invece più statici, ma probabilmente questo rientra nel loro modo di stare sul palco e comunque si può essere comunicativi in tanti modi. Fabi ha una voce proprio toccante, calda, che riempie, ogni volta è un piacere sentirlo dal vivo. Una chicca degna di nota è stata secondo me "Mentre dormi" introdotta da Fabi, che mi ha fatto davvero rabbrividire. Ma comunque tutto apprezzabile nella sua complessità. Bello vedere soprattutto il clima di amicizia tra di loro, molto signiificativo il discorso sul fatto che essere in tre sul palco non pregiudica la loro libertà di esprimersi. I tre "ragazzi" sanno il fatto loro, sanno quello che dicono e che cantano e ci mettono tanto sentimento., e questo al pubblico (molto adulto devo dire) arriva e viene apprezzato. Serietà alternata a momenti divertenti, qualità e classe da parte di tutti e tre, sono tutte cose viste su quel palco, Quando assisto a concerti di questo tipo penso sempre a quanta musica commerciale ci sia in circolazione che ha così poco da trasmettere in confronto a musica del genere. Sanno scrivere, sanno suonare e anche a livelli non indifferenti. Li trovo giusti insieme, affiatati, hanno avuto una idea geniale a ritrovarsi per questo progetto artistico insieme.

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