RECENSIONE CONCERTO FABRIZIO MORO "Pace Live Tour 2017" FABRIQUE MILANO 20 APRILE 2017
- Simona Viotti
- 26 apr 2017
- Tempo di lettura: 4 min
Generalmente scrivo i resoconti poche ore dopo i concerti, in questo caso mi ci sono voluti diversi giorni e non mi sento ancora pronta in realtà! Perché per me Fabrizio è diverso da tutti gli altri, e mi risulta molto, molto difficile poter fare una recensione non di parte, vista la stima che ho nei suoi confronti a livello artistico e l'affetto che mi lega a lui a livello umano. Ma ci provo. Ho visto decine di suoi concerti e so bene quanto ogni volta sia in grado di stupirmi per l'energia che mette, il trasporto, il sentimento, la passione. Tutto insieme così, in maniera travolgente. E lasciarsi travolgere è stupendo, ogni volta. Visto il mio stato d'animo, avevo bisogno di queste due ore piene di botta di vita, di sfogarmi, di cantare, di assaporare quel senso di libertà che ritrovo sempre ai suoi concerti. Le nuove canzoni non le so ancora tutte bene a memoria, ma le conosco comunque tutte. Del nuovo album l'unica esclusa dalla scaletta è stata il duetto "E' più forte l'amore", per il resto tutte presenti.
Concerto iniziato alle 21:15 e durato due ore e mezza , Fabrique pieno, non sold-out (credo intorno alle 2.000 presenze), ma tantissime le persone presenti, anche se devo ammettere che non sono state troppo calorose (con un concerto del genere si poteva fare molto più casino!) E' Fabrizio stesso a far notare che si è partiti dalle 300 persone del Carroponte nel 2013 (ringrazia quelle 300 persone che c'erano già allora) E' una soddisfazione vederlo crescere passo dopo passo ed essere consapevoli di esserci fin dall'inizio.
Apertura con Pace, la title-track del nuovo album, forse la migliore canzone del nuovo album (ma non inedita perché la cantava live già nel tour precedente); Fabrizio per metà canzone non si vede sul palco, c'è un video proiettato sugli schermi alle spalle della band. Fa il suo ingresso sul palco a metà canzone, molto acclamato dal pubblico. Che emozione rivederlo su quel palco, dove ogni volta da il meglio di sé.
Queste sono state le sue parole dopo la prima canzone:
Abbiamo fatto tanti mesi di prove e dobbiamo ancora prendere confidenza con le canzoni nuove. Sono felice di avere ancora l'ansia e la paura che mi accompagnano da sempre".
Nei primi pezzi Moro appare contenuto rispetto ai suoi standard, preciso, concentrato, lucido. Poi man mano si lascia andare alla sua solita esplosione di energia, senza però esagerare più del dovuto (o comunque meno rispetto ad altre occasioni, come ad esempio il concerto all'Alcatraz dello scorso Maggio) E via via alterna canzoni del nuovo album a canzoni vecchie, riproponendo qualche canzone dell'album precedente e altre più storiche. Migliore interpretazione tra le nuove senza ombra di dubbio: La felicità; è stato lui stesso a dire che non vedeva l'ora di cantarla per vedere la reazione del pubblico e che ci sono alcune canzoni più significative di altre. Un'intensità fuori dal comune per un pezzo di grande ispirazione. Medley acustico con Sono solo parole (nota per essere stata interpretata da Noemi, ma sempre presente nei suoi live), Il senso di ogni cosa, Un'altra vita (anche questa nota in quanto data ad Elodie) Sono state proprio due canzoni del set-acustico quelle più "storpiate" forse, dove Fabrizio ha lasciato molto spazio per far cantare pubblico. Il delirio più totale è stato in questa parte del concerto: L'inizio, Libero, Da una sola parte, Sono come sono. Ero completamente in estasi, coinvolgimento totale, senza filtri né contenimento.
Assenza clamorosa per quanto mi riguarda: Acqua. E' un brano troppo significativo per escluderlo. L'avrei certamente messa in scaletta al posto di "Tu", che invece a mio parere non ha lasciato il segno.
Scenografia caratterizzata da visual abbastanza essenziali, semplici e diretti (cosa che fino ad ora si è vista poco nei live di Moro, forse solo nel tour teatrale, perché il suo punto di forza è certamente altro)
Uniche due note negative: le basi e la voce registrata di Fabrizio a mio avviso un po' stonano.. Soprattutto perché lui per il suo modo di cantare, (giustamente perché siamo in un live) non è mai esattamente allineato, quindi a volte si sente la voce registrata mentre lui non sta cantando e questa cosa stona in maniera evidente, non si capisce se sia lui o la base, è un po' un pasticcio in alcuni pezzi.
Altra pecca: la nuova band: io vedevo molta più sintonia con i vecchi musicisti, forse perché sono stata abituata a vedere sempre quelli.. Non so, forse devo ancora abituarmi a questa nuova squadra, ma l'impressione è che rendano un tantino meno.
Per il resto, poche parole e tanto spazio alla musica, come è giusto che sia e un Fabrizio sempre sorprendente.
Di seguito la scaletta completa:
1.Pace 2.L’essenza 3. É solo amore 4.Tu 5.Tu Il peggio é passato 6.La felicità 7.Alessandra sarà sempre più bella 8.Tutto quello che volevi 9.Eppure mi hai cambiato la vita 10.Giocattoli 11.L’eternità 12.Semplice 13.Sono anni che ti aspetto 14.Andiamo 15.L’inizio 16.Libero 17.Da una sola parte 18.Sono come sono 19.Intanto 20.Sono solo parole 21.Il senso di ogni cosa 22.Un’altra vita 23.Portami via 24.Pensa 25.Parole rumori e giorni
BIS
26. Un pezzettino 27. L'Italia è di tutti 28. Babbo Natale esiste
Questo concerto è stato uno scambio di intesa, emozioni, sguardi, balli, urla, salti… Il tutto condiviso con le persone giuste che da sempre vivono con me i live di Fabrizio. I concerti vissuti con le persone giuste sono sempre i migliori e anche questa volta ne ho avuto la conferma.

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